sabato 28 giugno 2014

Stazione unica: appalti e affidamento incarichi. Poca scelta in Comune di #Treviso

Nella seduta del Consiglio comunale del 26 giugno scorso Giunta e Maggioranza consiliare hanno tirato dritto sulla Stazione unica appaltante.

Dell'efficienza e razionalità di questa scelta vi avevamo già scritto
Considerazioni presenti anche nella mia proposta di emendamento, sostenuta da tutta la minoranza.

Analizzando i provvedimenti che vi sottopongo, infatti, viene più di qualche dubbio sulla capacità di gestire gare da parte del Comune di Treviso, forse anche in relazione alle sue dimensioni:


Il PAT di Treviso è stato affidato ad aprile 2012 a una cordata di società: un raggruppamento temporaneo di cui fanno parte anche la Nexteco Srl di Valdagno, la Tepco Srl di Vittorio Veneto, sotto la guida dell'architetto Giuseppe Cappochin di Selvazzano Dentro.

Successivamente con un provvedimento del 29 aprile scorso è stato affidata l'elaborazione della VAS (valutazione ambientale strategica) per il Piano di rischio aeroportuale.
L'affidamento è stato diretto, su invito. L'invito è stato mandato a professionisti scelti all'interno dell'elenco di quelli in disponibilità dell'ente.
Caso vuole che il Comune abbia scelto: lo studio tecnico Capocchin Giuseppe di Selvazzano Dentro, la società Nexteco srl di Thiene, e la Tepco Srl di VIttorio Veneto.

L'indicazione Nexteco srl di Thiene e di Valdagno non devono ingannare: la società è sempre la stessa, riconducibile al dott. Reniero, anche il logo non cambia rispetto a quello della carta intestata della documentazione del PAT.

Guarda caso c'è stata un'unica risposta all'invito del Comune a presentare offerte. Vi ricordo che l'incarico doveva essere affidato all'offerta che proponesse lo sconto maggiore per la Pubblica Amministrazione. 
Pertanto l'assegnazione non poteva che andare all'unica proposta, qualunque fosse stato il ribasso offerto, anche minimo. Il ribasso offerto è stato del 5%, una qualsiasi offerta al supermercato è più conveniente, di solito.

Curiosamente le stesse tre società che collaborano alla redazione del PAT di Treviso non si sono fatte alcuna concorrenza ad offrire ribassi uno più formidabile dell'altro.

Con un elenco di professionisti in disponibilità più ampio la scelta sarebbe caduta proprio su tre società che già collaborano tra loro per un altro incarico del Comune?

Immagino che dovremmo essere fiduciosi che l'apporto dei comuni che aderiranno alla stazione unica del capoluogo permetta un'inesauribile scelta di professionisti.

Purtroppo spesso il prezzo delle scelte fatte per calcolo politico ricade sui cittadini.

p.s. la presenza dei soliti noti talvolta porta a conseguenze decisamente più sconvenienti per la collettività.

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