mercoledì 8 marzo 2017

"Banche Popolari Venete: sì o no ai rimborsi?", incontro pubblico giovedì 9 marzo, ore 20.45 a #Treviso, auditorium Stefanini

Il gruppo consiliare "Liberi" di Petra De Zanet e Alessandro Gnocchi, in collaborazione con l'associazione Soci Banche Popolari Venete (Assopopolarivenete) e noi di Obiettivo Treviso, organizza un interessante incontro pubblico giovedì sera 9 marzo alle ore 20.45 a Treviso presso l'auditorium Stefanini in viale III armata.
Un'importante serata dedicata al dilemma di molti tra le centinaia di migliaia di correntisti individuali, che dal 2007 in poi sono diventati azionisti della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, che hanno la scadenza di fine mese, che potrebbe essere prorogata al 30 giugno, per decidere se accogliere la proposta avanzata dalle due Banche per il ristoro parziale delle perdite economiche subite.

Sarà anche un'occasione, per chi non è tra quei malcapitati cittadini, per poter comprendere come sia possibile incappare in un evento finanziariamente così pericoloso e, in alcuni casi, devastante per il bilancio di intere famiglie.

Saranno presenti:
- Riccardo Rocca dello Studio Legale Rocca di Milano
- Andrea Arman, Presidente Azionisti Associati B.Pop.Vi
- Enzo Giudotto, Presidente Assopopolarivenete
- Francesco Celotto, consulente e Vicepresidente Assopopolarivenete

Modera la serata la consigliera comunale Petra De Zanet, capogruppo "Liberi".

venerdì 24 febbraio 2017

Qualità dell'aria di #Treviso, oggi

http://www.arpa.veneto.it/arpavinforma/bollettini/aria/rete_pm10_details.php?grafico=16
Ne abbiamo scritto prima, in merito alla situazione di ieri, e l'aggiornamento di oggi è il seguente: confermato il raggiungimento del terzo giorno di sforamento del doppio del limite giornaliero per il PM10.

Insomma siamo al livello di criticità 2.

Quello che potrebbe evitare l'adozione delle misure emergenziali dettate dalle linee guida regionali che, come scrivevamo, comprendono l'estensione ai giorni festivi e ai veicoli diesel Euro 3 delle restrizioni al traffico, è un'altra previsione delle linee guida.

Infatti, "nel caso in cui, all’acquisizione ufficiale del superamento che determina le situazioni di criticità “1” e “2”, l’A.R.P.A.V. segnali nell’informativa che sono previste delle condizioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti per i giorni successivi, l’adozione delle misure temporanee non viene attuata".
La previsione fino a stamattina (sul sito di Arpav) era questa (del 22/2/2017) poi aggiornata così (datata 24/2/2017). Mentre l'informativa in merito, sempre di Arpav, è qui (datata 23/2/2017), poi aggiornata oggi così.
Questo con ogni probabilità basterà a indurre la nostra Amministrazione a decidere che non è necessario intervenire urgentemente a tutela della salute dei trevigiani.
Come in passato non ci resta che pregare il cielo per stare meglio...

Resta il fatto che per 3 giorni consecutivi abbiamo respirato il doppio del limite giornaliero indicato dalla legge e che, al momento, c'è solo da sperare che oggi ci sia andata meglio e che l'aria sia solo scadente (come si prevede) e non pessima...vedremo dal bollettino di domani se il cielo oggi ce l'avrà mandata buona...



Qualità dell'aria di #Treviso, ieri

http://www.arpa.veneto.it/arpavinforma/bollettini/aria/
A gennaio scorso, in accordo con altri capigruppo in Consiglio comunale ho portato all'attenzione della Conferenza dei capigruppo la opportunità di dedicare una seduta del Consiglio comunale alla questione dell'inquinamento dell'aria.
In questo modo, spero, sarà la volta buona che ciascuno dei rappresentanti locali porterà le proprie considerazioni, valutazioni e proposte in merito.
Altrimenti continueremo a leggere solo sulla stampa di polemiche più o meno accese, dopo le periodiche e rituali ordinanze urgenti (che però si ripetono "urgentemente" da anni), ma non ci sarà la chiara assunzione responsabilità politica di ciascuno nella sede deputata al confronto democratico.

domenica 18 settembre 2016

Cemento a Treviso, anche sui terreni comunali.

Con questo avviso d'asta il Comune di Treviso vuole alienare (vendere) alcuni terreni edificabili: tre lotti. Tali "valorizzazioni" sono state avallate dal Consiglio comunale in due sedute. In una ho votato contrario (16/12/2015) nell'altra mi sono astenuto (12/5/2016) ma solo perché nel gran calderone della lista di alienazioni era stata rivista quella di Villa Capuozzo per permetterne utilizzi dedicati alla comunità.

Non ci sembra condivisibile che il Comune venda terreni non edificati, quindi liberi dal cemento, senza averne prima cambiato la destinazione d'uso e quindi senza assicurarsi che
restino liberi (a verde). Anzi, evidenzia, con lo scopo probabilmente di spuntare qualche migliaio di euro in più (si va da 40 mila a 125 mila euro di guadagno atteso a seconda del "lotto"), che sono, appunto, terreni edificabili: dove poter costruire altro cemento...

Al di là della localizzazione dei lotti mi sembra una decisione in linea con le azioni del Comune di Treviso che sconfessano le promesse da campagna elettorale e l'attuale propaganda...


giovedì 15 settembre 2016

Elezioni provinciali di Treviso, un'opportunità da cogliere.

Dopo le premesse poco rassicuranti speriamo che il futuro porti qualche sorpresa positiva e che a seguito delle elezioni dei nuovi organi della Provincia di Treviso, diventata ente di secondo livello (cioè a elezione indiretta), si realizzino almeno alcuni degli auspici che ho condiviso con alcuni colleghi consiglieri comunali di Treviso due dei quali candidati al consiglio provinciale e che discuteremo in consiglio comunale dopo l'esito del voto.

Incrociamo le dite, indipendentemente da chi sarà il nuovo Presidente, e auspichiamo che:

  • la Provincia di Treviso sia un ente di secondo livello a servizio dei Comuni della marca, di tutti i Comuni, e non solo di alcuni
  • il consiglio provinciale sia il luogo del confronto pacato e collaborativo tra amministratori quali rappresentanti di tutti i cittadini del territorio e non si riduca allo scontro, o alle contrattazioni, tra esponenti di questo o quello schieramento politico o, peggio, tra chi persegue interessi particolari o personali; 
  • il rapporto tra Provincia e Comuni e le altre istituzioni sia animato dallo spirito di servizio per le nostre comunità e dall'anelito a rappresentare i cittadini tutti e le esigenze complesse e a volte eterogenee dei territori
  • il livello amministrativo provinciale rappresenti il livello di "area vasta" in cui ricomporre, ricucire, organizzare e connettere i disegni e le progettualità locali, con un atteggiamento propositivo, inclusivo e di rispetto reciproco, alla ricerca di armonia e coordinamento tra ciò che a volte è simile e coerente ma che talvolta è differente e dissonante, ma che è sempre complesso, rifuggendo la logica dell'imposizione e della prevaricazione; 
  • l'ente di secondo livello, come prefigurano le previsioni normative nazionali e non solo, rappresenti e costituisca l’organizzazione amministrativa, anche per mezzo delle sue articolazioni, per superare e assorbire la pletora di consorzi, unioni, intese, aggregazioni e quant'altro si è affastellato finendo, il più delle volte, per moltiplicare i centri decisionali e di spesa, non di rado, privi del personale tecnico-amministrativo adeguato al ruolo che tali soggetti dovrebbero svolgere; 
  • ci si impegni ai vari livelli istituzionali per invertire il progressivo strangolamento degli enti provinciali sia a livello economico-finanziario sia organizzativo e delle risorse umane determinato da un mal congegnato, disordinato, approssimativo e contraddittorio processo di riordino amministrativo, tornando a investire sulle persone e sui servizi alla comunità
  • sia colta da tutti gli attori istituzionali coinvolti l’occasione per valorizzare, a partite dalle donne e dagli uomini che lavorano e lavoreranno nella Provincia, le risorse, le capacità e le professionalità residue di questo ente rilanciandone la vitalità e la utilità per le comunità locali a cominciare dalla funzione di supporto e accompagnamento nei confronti degli enti locali ampiamente dimostrata da una prassi operativa consolidata negli anni; 
  • quanto sopra richiamato trovi una prima concretizzazione nella elaborazione e stesura dello statuto della “nuova provincia”
  • infine, si dimostri che il bene della nostra comunità e dei nostri concittadini prevale sugli interessi di appartenenza e schieramento, su quelli particolari e su quelli personali.