|
La Tribuna, 30-04-2016 |
Abbiamo qui accanto l'ennesima dimostrazione che
l'ambiente in Comune di Treviso è lasciato all'improvvisazione a alla propaganda. Questo conferma la
necessità di un cambio di passo, e di persone, come abbiamo
richiesto nell'
ultima seduta (29 aprile) del Consiglio comunale scontrandoci con il voto contrario della maggioranza che "guida" la nostra città.
Oltre due anni fa in commissione consiliare ambiente e lavori pubblici
la società ATS ci comunicò di avere realizzato, con ingenti spese, le condotte per l'allacciamento all'acquedotto nella zona sud di Treviso (Canizzano, ...) coinvolta dalla presenza di mercurio; ma
nessuna utenza, o quasi, risultava essersi collegata. In tale occasione ricordai la scelta,
in altre situazioni simili di presenza di inquinanti nelle acque prelevate dai pozzi privati, compiuta da
altri Comuni che
adottarono ordinanze per imporre l'allacciamento all'acquedotto pubblico.
Non mi risulta che analogo provvedimento sia ancora stato adottato dal Comune di Treviso.
Perciò,
prima di invocare l'intervento altrui, sarebbe opportuno che l'Amministrazione facesse quanto di propria competenza per la salute dei cittadini.
Chissà che al vertice citato nell'articolo
qualcuno se ne ricordi!
p.s. in questi anni il Comune di Treviso ha mai organizzato (o partecipato) riunioni di aggiornamento sulla situazione della presenza di mercurio in falda, come invece ha fatto annualmente il Comune di Preganziol?