giovedì 26 febbraio 2015

Museo di Santa Caterina di #Treviso e le truppe allo sbaraglio

Tribuna, 25-02-2015
Al di là del fatto che ieri i giornali hanno dato diverse versioni della situazione, l'unico dato certo è la sorpresa della penale da 3 milioni di euro che il Comune di Treviso, o comunque noi cittadini, dovremo tirare fuori se qualcosa andasse storto.

Le premesse che qualcosa vada storto, peraltro, ci sono tutte, visto il pressapochismo con cui è stata gestita l'operazione ma ciò che mi sconcerta di più è che la trattativa tra Comune e la società che gestirà la Grande Mostra è tenuta segreta a tutti, inclusi i consiglieri della maggioranza.

In altre parole persino i capigruppo, compreso quello del partito che domina la scena nazionale, sono poco più che spettatori.

Capiamo la cieca e totale fiducia che anima costoro ma in questa situazione si parla di:
  • milioni di euro delle nostre tasche come fossero noccioline,
  • penali inserite in corso d'opera perché tira una brutta aria fatte passare per la norma (se è così normale come mai salta fuori ora e nessuno se l'aspettava prima?), 
  • accordi che vengono discussi, con tutte le noccioline di cui sopra, senza che nessuno ne sappia alcunché, se non quelli (uno, due, forse tre) che gestiscono privatamente e riservatamente la trattativa per conto del Comune mentre gli altri sono rappresentati da Consorzi, Associazioni, gruppi e chi più ne ha più ne metta...
Ma evidentemente si è perso totalmente il senso del proprio ruolo e i consiglieri comunali (con rare e isolate eccezioni) pensano di limitarsi al ruolo di soldatini intruppati, con buona pace di tutte quelle persone che si sono recate alle urne esprimendo il proprio voto non solo per il Sindaco ma per ciascuno di quelli che oggi siedono in maggioranza...

Ricordo che nei tempi passati, rischiando la vita, i soldati più semplici hanno dimostrato, in qualche caso, il coraggio di ribellarsi a ordini folli... 
Quelle figure, alla fine, sono passate alla storia mentre noi siamo condannati alla triste ordinarietà di un finale già scritto...

martedì 24 febbraio 2015

La ricorrente questione degli #ex

Il Gazzettino, 18-02-2015
Ridurre tutto a faccenda da ex non è sempre la chiave di lettura migliore per interpretare ciò che accade.

Essere ex non basta a qualificare storie e percorsi.

Per quanto ci riguarda noi ci siamo raccontati (qui, qui, qui e qui) e continueremo a farlo con le nostre azioni e scelte.

p.s. la frase corretta era: Alcuni, in particolare, si sono distinti per gli insulti a chi si era reso conto, prima che la barca sembrasse affondare, della scarsa democrazia ecc.
Poiché la critica politica, anche aspra, ci può stare ma l'insulto personale a coloro con i quali il giorno prima collaboravi non ci appartiene, siamo distanti anni luce.

Sul nulla a che spartire da tempo, invece, non si può che confermare.

domenica 22 febbraio 2015

#Museo di Santa Caterina di #Treviso: il segreto di Pulcinella

Tribuna, 14-02-2015
Ricorderete che vi ho scritto della "favola dell'orso", oggi torno sull'argomento Santa Caterina per fare un breve punto della situazione.

Riparto dalla commissione consiliare congiunta con annessa visita guidata al Museo di venerdì 13 febbraio scorso. 
Abbiamo avuto, così, la possibilità di provare il "brivido" dei tecnici della Soprintendenza a cui è stata illustrata la "variante" migliorativa del progetto del 19 dicembre 2014 a voce e a gesti.

Come già detto in altre sedi: capisco che l'Italia è un posto originale ma mi mancava di sentire parlare di progetti, pareri e approvazioni forniti "a voce" senza neppure uno straccio di verbale.

Con tanti avvocati in giro mi pare strano che si dimentichi l'antico motto "verba volant scripta manent"...

Per intanto dell'avallo "ufficioso" di cui si scrive nell'articolo qui proposto, a più di una settimana di distanza nulla si sa...

Vale la pena evidenziare altri elementi.

Durante la commissione il Dirigente dei lavori pubblici del Comune di Treviso ha affermato che c'è un unico progetto, almeno per ora, quello definitivo-esecutivo della famigerata Delibera di Giunta del 19/12/2014 i cui lavori, per affermazione del medesimo Dirigente, sono già stati "appaltati".

Piccola imprecisione, invece, è quella relativa ai pareri delle Soprintendenze
Infatti quel progetto (quello di dicembre 2014) è stato approvato dalla Giunta comunale senza alcun preventivo parere della Soprintendenza, tanto che il solo parere che è stato acquisito, almeno da quanto risulta dalle richieste di accesso agli atti fatte da alcuni consiglieri comunali, è giunto a metà gennaio 2015 e ha sconfessato la previsione di chiudere il chiostro piccolo con vetrate.
Senza i pareri, dunque, è stato mandato il progetto in Regione con la richiesta di finanziamento per poter spendere i soldi dei contribuenti veneti, e non solo trevigiani.

Della variante descritta come qualcosa che ha convinto la Soprintendenza, come scritto, non sappiamo più nulla: nessuna formalizzazione, né del progetto né dei relativi pareri...

Mentre sappiamo bene che lo smantellamento dell'attuale aula didattica, che finirà nella sala ipogea del Museo, è stato già iniziato dal personale interno del Museo.

Ma l'aspetto più rilevante, e il motivo del titolo di questo mio intervento, è che, al di là di tutte le favole dell'orso, più e meno tutti sanno come andrà a finire la vicenda: il segreto di Pulcinella!

Il resoconto di quanto accaduto a Vicenza e Verona apparso su Quaderni Vicentini, diffuso dal Comitato Santa Caterina Bene Comune, mi sembra inequivocabile.

La descrizione dei lavori ricalca quanto è stato deliberato e vi abbiamo descritto per Santa Caterina compresi bookshop, guardaroba, sistemi di sicurezza,...

L'operazione "Grandi mostre" porterà spese pubbliche (ingenti) e guadagni privati (certi).

Il vantaggio per Treviso è tutto fondato sulla fiducia, come affermato da qualche consigliere di maggioranza, sulla speranza, che forse anima qualcuno, o, a mio giudizio, sull'illusione.

Il problema è che alla Giunta manca il coraggio di confrontarsi sui numeri e a carte scoperte, prima di vincolare il Comune, che la Giunta amministra ma non possiede, e di spendere i soldi dei cittadini.

Non è un caso, infatti, se il Presidente della Commissione bilancio ha candidamente affermato che la convenzione tra Comune e il grande allestitore di mostre (e qui davvero è irrilevante si chiami Goldin, Pinco, Pallo o Topolino) sarà resa nota solo dopo essere stata sottoscritta... Alla faccia della trasparenza e della partecipazione

Forse solo allora anche i più scettici riusciranno a fare il confronto tra la situazione di Treviso e quelle di Vicenza o Verona per scoprire che faremo, abbiamo fatto, esattamente la stessa fine...

Tanto vi risulta che al Sindaco di Vicenza o di Verona qualcuno abbia chiesto conto?

Quindi il Sindaco di Treviso ha tutto da guadagnare dall'operazione, chi rischia, e molto, di rimetterci sono i cittadini trevigiani e le casse comunali...

mercoledì 11 febbraio 2015

Il Museo di Santa Caterina e la favola dell'orso a #Treviso

La Tribuna, 11-02-2015
Ieri durante commissione consiliare Bilancio e Cultura abbiamo appreso dal Presidente che non si può avere copia di alcun progetto "migliorativo" sul Museo di Santa Caterina perché nulla è stato avallato formalmente da nessun organo mancando ancora i pareri delle Soprintendenze.
Perciò niente carte da studiare, neppure in bozza, in vista della commissione consiliare congiunta di venerdì 13, preannunciata dal Sindaco come alto momento di confronto con i consiglieri...

Ma allora Sindaco, Presidente del consiglio, Giunta, consiglieri di maggioranza, volontari quale progetto pretendevano illustrasse la consigliera Zanussi venerdì scorso?

Di cosa stanno parlando sui giornali da giorni?

Perché, invece, il 19 dicembre la Giunta ha ritenuto che non ci fosse alcun problema ad approvare un progetto definitivo/esecutivo senza attendere i pareri di legge?

Qui si sta raccontando la favola dell'orso e, purtroppo, pare che in tanti ci stiano cascando...

Vorrei fosse chiaro, anche a chi non ha visto durante l'assemblea di venerdì la slide con una bella X sopra la domanda "Goldin sì, Goldin no", che il problema non è Goldin ma la spesa di oltre 1 milione di euro per snaturare completamente il Museo di Santa Caterina, patrimonio di tutti, per un'iniziativa, privata, di cui il Comune sembra ignorare i contenuti.

A questo punto sarebbe molto meglio che il Sindaco nominasse Goldin direttore dei Musei di Treviso.

In questo modo sarà davvero il Comune ad avere la regia del progetto culturale di Treviso e risponderà direttamente a tutti i cittadini delle proprie azioni e dei soldi pubblici impiegati, così, finalmente, Goldin sarà davvero un "bene comune" perché dalla città incaricato e alla città renderà conto del suo operato.

Sono sicuro che le mostre organizzate dal nuovo direttore dei Musei di Treviso saranno di successo come se fossero della sua Linea d'Ombra e catalizzeranno lo stesso entusiasmo che leggiamo da giorni sui giornali e, magari, potremo anche sperare che il tutto avvenga preservando la funzione e il lavoro quotidiano fino ad ora svolto al Museo di Santa Caterina...

#Treviso, presentazione del libro: "Banche centrali e questione democratica"

Treviso 12 febbraio 2015 - Ore 18.00

Sala Verde - Palazzo Rinaldi

presentazione del libro:
“Banche centrali e questione democratica”
Il caso della Banca Centrale Europea (BCE)

con l'autore:
prof. Francesco Morosini

lunedì 9 febbraio 2015

Aeroporto di #Treviso, soldi pubblici spesi per compiti di altri?

Il Gazzettino, 21-01-2015
In questi giorni in cui scrivo spesso del Museo di Santa Caterina non voglio sottovalutare altre questioni sulle quali l'Amministrazione brilla per "originalità" di approccio.

Un articolo di qualche tempo fa conferma che le sorprese della "nuova" Amministrazione di Treviso in merito all'Aeroporto Canova di Treviso e alla sua sostenibilità non terminano mai...

In questo caso è chiaro che il Comune di Treviso ha deciso di spendere i nostri soldi in consulenze per un lavoro che, per la gran parte, o è già stato fatto oppure dovrebbe essere fatto da altri...

domenica 8 febbraio 2015

#Treviso: chi risponderà della pessima scelta su Santa Caterina?

La Tribuna, 08-02-2015
Dopo quanto è stato snocciolato nell'assemblea pubblica di venerdì, organizzata dal Comitato Santa Caterina Bene Comune, risolvere tutto confermando le scelte, pessime, dell'Amministrazione e limitarsi a un rimpasto di Giunta mi sembra davvero un misero epilogo...

Poco interessa chi siede su questa o quella poltrona, ciò che conta è assumersi le responsabilità delle scelte e, magari, avere la capacità di ricredersi di fronte all'evidenza di un errore...

In poche parole, l'importante è la preservazione del patrimonio pubblico di Treviso e quindi dei Musei Civici di cui Santa Caterina è perno...
È inaccettabile che un Museo venga "sacrificato" per organizzare mostre private, per quante persone possano portare in città.

Altri sono gli spazi da dedicare a quello scopo.

Santa Caterina è un bene collettivo di tutti i trevigiani e non può essere snaturato per la decisione di pochi.



Museo di Santa Caterina: nessun progetto culturale nelle scelte del Comune di #Treviso

La Tribuna, 07-02-2015
Le critiche, mie e non solo, all'operazione di "mutilazione" del Museo di Santa Caterina di Treviso sono state riprese dal quotidiano.

Per completezza di informazione, all'assemblea pubblica di venerdì sera organizzata dal Comitato Santa Caterina Bene Comune, è parso di intendere che il trasloco delle opere, previsto dal 10 febbraio, non sarà immediato...

Non è chiaro, almeno a me, se il rinvio sia motivato dal fatto che non sono ancora arrivati i permessi necessari o dal fatto che qualcuno, spinto dalle condivisibili richieste dei cittadinisi è reso conto che presentare il progetto, a consiglieri comunali e ai trevigiani, prima di attuarlo rappresenta il minimo della decenza...


venerdì 6 febbraio 2015

#Treviso: giù le mani da Santa Caterina!

Il Bevitore - www.marcadoc.com/
Giunta avanti tutta a testa bassa!

Da settimana prossima inizia lo spoglio delle sale del Museo di Santa Caterina con il trasferimento delle opere!

Con buona pace di chi non è d'accordo...

Il tutto, si legge nell'articolo del Gazzettino di oggi, perché con il Museo di Santa Caterina non si guadagna abbastanza e servono le grandi mostre di Goldin...

Mi chiedo, allora:
  • chi tirerà fuori 1 milione e 200 mila Euro, al di là di un po' di elemosina dei privati che sarà giusto di alcune centinaia di migliaia di euro, a credere alle lettere di intenti che quasi nessuno ha visto a parte il Sindaco....?
  • quanto guadagnerà il Comune dalle mostre di Goldin che con la sua Linea d'Ombra incasserà interamente il prezzo del biglietto?
  • quanti visitatori delle mostre di Goldin pagheranno un altro biglietto per  la visita a quel poco del Museo di Santa Caterina che non sarà sacrificato per fare spazio alle grandi mostre?Anzi, da che si sente, sarà garantito e "compreso nel prezzo" pagato a Linea d'Ombra, l'accesso alle stanze, quelle poche, rimaste del Museo.
  • voi pensate che Linea d'Ombra pagherà al Comune bollette e affitto per le sale? Il collettivo ZTL è stato duramente criticato per le bollette della luce della caserma Piave... In questo caso nessuno si scandalizza?
  • chi paga il trasferimento delle opere oggi ospitate a Santa Caterina per fare largo a Goldin? Trasferimento che costa 20.000 euro alle nostre tasche e che avverrà in tutta fretta dalla prossima settimana!
  • in che condizioni sono le sale del Bailo dove finiranno le opere dalla prossima settimana se non sono ancora finiti i lavori? Chi pagherà se ci saranno danni alle opere immagazzinate in sale non collaudate? Le opere dovranno essere poi spostate ancora e con quali costi?
  • il prezzo che i visitatori del Museo dovranno pagare per usare il nuovo guardaroba (che priverà la città della sala conferenze intitolata a Clara Rosso Coletti) per le mostra di Goldin, anche se volessero solo vedere le opere (quelle poche) del Museo, verrà "scalato" dal prezzo del biglietto di ingresso al Museo, cioè dall'unico introito del Comune?
  • il problema della scarsa remuneratività dell'attuale Museo è legato alla quantità dei visitatori o a un prezzo di ingresso di pochi euro rispetto alle decine di euro che costa vedere una mostra di Goldin? Anche solo le opere di Arturo Martini o di Giovanni Barbisan che sono in questi giorni esposte al Museo di Santa Caterina, se opportunamente "valorizzate" con una campagna di informazione pubblicitaria, non potrebbero richiamare molti più visitatori disposti a pagare per vedere tali opere d'arte?
  • perché questa assurda fretta e l'assenza di qualsiasi riflessione o ascolto? Perché i lavori, nonostante tutto, devono iniziare senza nemmeno avere un progetto esecutivo e tutti i pareri degli enti al riguardo? Davvero il timore è di perdere i finanziamenti? O c'è qualcosa che la Giunta rischia di perdere se non procede a testa bassa con ciò che ha deciso senza alcun confronto o dibattito?
E mi fermo qui solo per mancanza di tempo... torneremo a commentare le curiose risposte fornite dal Sindaco alla lettera a perta del comitato "Santa Caterina Bene Comune".

Sono sempre più convinto che si debba fermare una decisione frettolosa, sbagliata, arrogante e ingiustificabile, fatta sulle spalle e alle spalle dei cittadini di Treviso...

Un'unica risposta è possibile: "giù le mani da Santa Caterina!"

Evidentemente per la "nuova" Amministrazione si Treviso "sui grandi affari la partecipazione non s'ha da fare"...
...con buona pace delle chiacchiere e della propaganda pre e post elettorale.

giovedì 5 febbraio 2015

Aeroporto Canova di #Treviso: le osservazioni del Comune alla #VIA nazionale

Il Gazzettino, 20-01-2015
In attesa di tornare a scrivere del Museo di Santa Caterina e dell'assemblea di venerdì sera, riporto un articolo di qualche giorno fa che potrebbe esservi sfuggito.

Non c'è che dire, a oltre un anno e mezzo dall'insediamento il Sindaco è riuscito a scrivere dieci paginette di osservazioni sul Master Plan per l'ampliamento dell'aeroporto Canova di Treviso per la Commissione VIA nazionale, che ha già per tre volte rigettato il progetto proposto da ENAC e Save Spa.

Purtroppo non è riuscito a farlo in tempo per l'espressione del Giudizio di compatibilità ambientale favorevole, decretato sullo stesso progetto da parte della Regione Veneto a novembre...

Sono ormai trascorsi mesi, quindi, che il Consiglio comunale ha respinto la mia proposta ma il ravvedimento, ammesso che ci possa essere, è di una lentezza disperante...

mercoledì 4 febbraio 2015

Intervento nel Consiglio comunale di #Treviso sulla #occupazione della caserma Piave

Nello scorso Consiglio comunale straordinario del 28 gennaio si è affrontata anche la questione dell'occupazione della Caserma Piave da parte del collettivo Ztl.

Questo il contenuto della mia comunicazione che ho chiesto di fare, non potendo essere presente di persona.

"Ringrazio il Presidente del Consiglio e i colleghi capigruppo per avermi accordato la possibilità, con modalità irrituali, di intervenire per iscritto al Consiglio comunale odierno essendo impossibilitato a partecipare di persona a causa di altri impegni.

Non voglio, quindi, abusare della pazienza e disponibilità dei colleghi perciò mi limiterò solo a qualche considerazione sulla vicenda della Caserma Piave.
Confesso che la prassi ormai consolidata di questa "nuova" Amministrazione di affrontare le questioni più delicate a mezzo stampa, eludendo le sedi democratiche deputate, mi lascia assai perplesso.
Dopo i mesi trascorsi dall'occupazione della Caserma Piave, abbiamo appreso solo dai giornali, e prima che nelle sedi istituzionali, le decisioni assunte dalla Giunta per affrontare il tema.

A onore del vero la curiosa coincidenza dell'annuncio della soluzione trovata con la fissazione della data del Consiglio straordinario di oggi (ndr. 28 gennaio) e la altrettanto curiosa coincidenza dell'annuncio della uscita dalla caserma del collettivo ZTL pubblicata sui quotidiani di oggi dimostrano quanto il confronto nel merito in Consiglio comunale sia "temuto".
Ma dimostra anche come l'azione della minoranza, che ha ottenuto la convocazione del Consiglio comunale straordinario odierno, abbia "costretto" più di qualcuno a uscire dall'equivoco dell'occupazione alternativamente tollerata, condannata o avallata, a seconda dei giorni e dell'esponente dell'Amministrazione che rilasciava dichiarazioni al riguardo.

Come riportato nella lettera al Prefetto che ho sottoscritto già a novembre scorso l'occupazione della Caserma Piave può e deve rappresentare un'occasione per la città di Treviso e per la sua Amministrazione di ripensare l'utilizzo di spazi pubblici insieme ai cittadini.

Già a fine ottobre, infatti, proposi ai Presidenti di II e V commissione consiliare di valutare l'opportunità di ispirarsi al "Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministratori per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani" del Comune di Bologna per dotarsi di strumenti per affrontare e risolvere il tema del recupero e della riqualificazione dei grandi spazi vuoti di Treviso con un approccio realmente partecipativo e collaborativo.

Gli annunci forniti alla stampa dalla Giunta in questa settimana sembrano orientarsi a un simile obiettivo ma abbiamo già visto come l'apertura di "bandi" per la concessione degli spazi comunali possa rivelarsi una grande delusione, semplicemente perché sono previsti oneri economico-finanziari insostenibili per molte realtà civiche associative o spontanee.

Devono, perciò, essere costruiti percorsi condivisi e accessibili senza disperdere quanto già realizzato, senza escludere dalla tanto sbandierata "partecipazione" quei rappresentanti democraticamente eletti che sono stati votati dai cittadini trevigiani e senza escludere i contributi che potranno arrivare dai soggetti più diversi.

Di questo percorso dovrà essere, a mio giudizio, dato conto in modo periodico nelle adeguate sedi istituzionali aperte al pubblico.
E, infine, auspico che questo percorso sia costruito insieme e che non ci capiti, ancora una volta, di poterne solo leggere gli esiti sulla stampa.

Grazie"

lunedì 2 febbraio 2015

Museo di Santa Caterina di #Treviso: le risposte del Comune in sede pubblica

La Tribuna, 31-01-2015
Sorprende sempre vedere che quanto chiedo e chiediamo non rimane inascoltato...

Se ricordate, infatti, avevo concluso il mio post su Santa Caterina del 28 gennaio con due auspici.

Uno dei quali era "l'illustrazione pubblica ai cittadini di Treviso di cosa sarà del Museo di Santa Caterina dopo i lavori urgenti decisi dalla Giunta, da parte di chi ne è così convinto"

Questo articolo sembra suggerire che il Sindaco ci abbia sentito...

domenica 1 febbraio 2015

Museo di Santa Caterina di #Treviso: tanti, troppi dubbi... Ne parliamo venerdì 6 febbraio, ore 20.45

La Tribuna, 30-01-2015
Come abbiamo scritto molti conti non tornano in merito all'iniziativa decisa dalla Giunta di Treviso sul Museo di Santa Caterina.

Ma evidentemente le perplessità non sono solo di noi trevigiani e sempre più spesso si leggono anche su blog e testate giornalistiche nazionali. 
Un paio di quelle che ci sono saltate all'occhio sono:
Perciò diviene ancora più interessante partecipare all'assemblea pubblica del Comitato "Museo di Santa Caterina bene comune" che si terrà venerdì 6 febbraio alle ore 20.45 presso l'Auditorium Stefanini di viale III armata a Treviso: