domenica 31 gennaio 2016

UNIONE EUROPEA, nascita e evoluzione di un ideale. #Treviso, 4-2-2106

Segnaliamo con piacere questa iniziativa dell'ANDE, sezione di Treviso:

UNIONE EUROPEA 

NASCITA E EVOLUZIONE DI UN IDEALE 

Relatore – prof. ERNESTO BRUNETTA

Sala Verde di Palazzo Rinaldi – Treviso

Giovedì 4 febbraio 2016 
Ore 16.30

La cittadinanza è invitata

Ingresso libero

giovedì 28 gennaio 2016

#Treviso: Astensione dell'intera minoranza dal Consiglio comunale del 28/1/2016

Comunicazione di astensione dell’intera opposizione, dalla partecipazione alla seduta del consiglio comunale del 28 gennaio 2016.

Nella seduta di Consiglio Comunale odierna vi è un argomento molto importante e delicato relativo alla fattibilità del IV lotto della tangenziale di Treviso, tematica che da molto tempo investe in modo primario la gestione politico/amministrativa trevigiana.

sabato 16 gennaio 2016

La "visita" alla società che gestisce i #rifiuti di #Treviso: alcune impressioni

Innanzitutto mi scuso con i cittadini che avevo avvisato che l'incontro sarebbe stato pubblico, come richiesto in Commissione e come approvato dal Consiglio comunale, ma non era questa la volta buona e l'ho saputo solo giovedì perciò sono riuscito a avvisare tutti tramite il blog solo ieri.

Noi consiglieri comunali abbiamo avuto il privilegio di apprendere, tra le altre cose, che:
  1. quanto pagano i cittadini tramite la tariffa è calcolato in base ai servizi forniti da Contarina e, per quanto previsto dal contratto di servizio stipulato a livello di Bacino Priula (cioè di 50 Comuni assieme), viene aggiornato - a parità di servizio fornito - solo in base alla variazione degli abitanti e di un indice statistico che, ultimamente, è stato negativo;
  2. per le utenze domestiche (i cittadini normali): la parte variabile della tariffa è calcolata dividendo il totale dei costi variabili sostenuti da Contarina per i chilogrammi di rifiuto secco prodotto. Però i costi variabili di Contarina sono solo in (piccola) parte legati al costo di smaltimento del secco;
  3. per le utenze non domestiche dal 2012 al 2014 (con il passaggio da Treviso Servizi a Contarina) il gettito medio pagato da artigiani, imprese, commercianti, ecc. è diminuito per i grandi esercizi (oltre i 750 metri quadri) da circa 15 mila euro a 10 mila euro fuori dal centro storico mentre è salito da 3 mila a 5 mila per quelli in centro storico. Per i piccoli esercizi, analogamente, se fuori centro storico si passa dai 980 euro a 670 mentre in centro storico il costo medio per singolo esercizio aumenta dai 625 euro del 2012 a oltre 700 euro per il 2014.
Questo implica che:
  1. salvo modifiche da concordare puntualmente ed eccezionalmente sul contratto in essere: i cittadini pagano sostanzialmente gli stessi soldi indipendentemente dal loro comportamento (quantità e qualità della raccolta differenziata, rispetto delle regole, ecc.) fintanto che il livello del servizio rimane quello attuale (numero di bidoni utilizzati, frequenza dei passaggi, quantità di caditoie ripulite, metri di strade spazzate, ecc.). Calerebbe solo se fossero chiesti meno servizi;
  2. poiché i costi variabili sono poco influenzati dalla sola voce relativa allo smaltimento del rifiuto prodotto, se anche da domani producessimo la metà di rifiuti non riciclabili (secco) pagheremmo sempre gli stessi soldi, anzi, paradossalmente, la tariffa (a svuotamento per intenderci) aumenterebbe;
  3. con il sistema del Consiglio di Bacino Priula - cioè quello scelto dai 50 Sindaci, o assessori come nel caso di Treviso, che lo costituiscono - il centro storico di Treviso è stato drasticamente penalizzato rispetto al sistema dei tempi di Treviso Servizi con buona pace della tante parole spese sulla volontà di rilanciare i centri storici e le attività commerciali presenti. E il costo dei rifiuti è uno dei pochi fattori esclusivamente legato a scelte politiche dei tanti che rendono sempre più difficile, e per alcuni impossibile, la vita alle attività commerciali in centro storico.
A questo punto l'obiettivo per il 2020 che si sono dati i 50 Comuni del Priula di superare il 96% di raccolta differenziata, quando già oggi è pari all'85%, appare una scelta assai discutibile, anche considerando i benefici ambientali (marginali visti i livelli raggiunti) che ne deriverebbero, perché è assai probabile che spenderemo altre e ingenti risorse facendo lavorare, e pagare, sempre e solo i cittadini "a valle" del ciclo: cioè sui rifiuti.
Se non vogliamo gravare tutto sulle spalle dei cittadini, è necessario agire prima della produzione del rifiuto, cioè nella fase di progettazione e costruzione dei prodotti. Perciò chi si occupa della raccolta dei rifiuti non è il soggetto più adatto, è necessario coinvolgere l'intera società e che le Istituzioni tutte si sveglino, inclusi i Comuni e rispettivi Consigli comunali.

venerdì 15 gennaio 2016

lunedì 11 gennaio 2016

Il fantomatico "buco" della tassa #rifiuti 2013 di #Treviso

Corriere del Veneto, 08-01-2016
Leggendo l'articolo sulla TARES 2013 nella versione apparsa qui sembra proprio una favola quella delle bollette non mandate dalla Lega in campagna elettorale, che assomiglia tanto alla solita propaganda di chi non ha argomenti.

Più probabilmente Contarina e Treviso Servizi hanno fatto "casino" nel passaggio di consegne. Confusione già nota da tempo.

Come mi faceva notare un amico, poi, in commissione consiliare a inizio mandato rappresentanti di Contarina/Priula avevano messo in conto circa 1 milione di euro per possibili problemi proprio legati alla TARES 2013. Cifra che ora è diventata di 2.200.000 euro
Considerando che si tratta di un solo anno e che nel 2013 le utenze domestiche pagavano circa 80 euro a testa per il servizio, semplificando un po' brutalmente: è come se ci fossero stati circa 27.500 (2.200.000:80) evasori su una popolazione di 80.000 trevigiani.
In altre parole è come se 27.500 persone avessero buttato la bolletta nel wc!.....il che sembra decisamente improbabile!
Come sembrano molto strani i numeri indicati nell'articolo già citato: tutti gli evasori (5.400) sarebbero proprio quelli che avrebbero dovuto versare molto di più degli altri?

Al tempo di quella commissione, inoltre, la direzione di Contarina/Priula era stata vaga nel giustificare il motivo di questi possibili ammanchi citando, oltre all'insolvenza, anche casi particolari tipo la mancanza di introito per decesso od emigrazione del contribuente ... 
Peraltro ci sono stati anche assurdi casi di errato addebito come ad esempio doppie utenze conteggiate sulla medesima unità immobiliare perché sede di casa e studio, per intestazione a marito e moglie, a causa di omonimie...

Infine che i 2 milioni di euro servano a dare servizi sembra strano considerato che la contabilità di Contarina (che era subentrata a Treviso Servizi già alla fine del 2013) è separata da quella del Comune a meno che il Comune non si fosse accollato l'ammanco che era di Treviso Servizi e, poi, di Contarina che l'aveva assorbita.  Perciò quei 2 milioni di euro, semmai, dovrebbero entrare nelle casse di Contarina che avrà altre risorse da spendere per le sue iniziative (es. sagre, sponsorizzazioni, nuovi mezzi fiammanti, ecc.): sono molto dubbioso che i soldi verranno usati per fare pagare meno noi utenti.

Programma visita a Contarina
Questa è un'altra delle tante questioni che sarebbe bello ci fossero chiarite nell'incontro, che ci hanno detto essere pubblico, di sabato 16 gennaio prossimo con i vertici di Contarina Spa...: solo un primo passo nella difficile strada per dare concreta attuazione alla nostra proposta approvata dal Consiglio comunale di Treviso!

sabato 9 gennaio 2016

Questo strano Paese e questa strana città: quando la #politica non c'entra

Il Gazzettino, 09-01-2016
La notizia che si legge qui accanto è davvero assurda. Perciò esprimo la mia personale solidarietà alla consigliera Maristella Caldato.

In un Paese normale l'azione di denunciare quella che viene ritenuta un condotta illecita dovrebbe essere apprezzata, per quanto fastidiosa sia per chi viene "denunciato", e dovrebbe fare gridare allo scandalo se fosse motivo di punizione!

Non è neppure il caso di citare gli strumenti che l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) continua a promuovere per combattere uno dei problemi principali per il benessere di noi cittadini e delle imprese italiane.

Non è, infatti, più una questione politica se si ravvisano comportamenti o azioni al limite, e oltre, della legalità, è una questione di responsabilità istituzionale e di coscienza sottoporli all'attenzione dei giudici che sono i soli ad avere il compito e la preparazione per valutare se vi siano davvero condotte illecite.

La condanna di un simile comportamento sarebbe forse giustificabile se le denunce fossero manifestamente infondate ma, anche dalla discussione in Consiglio comunale sul tema e dal contenuto delle critiche mosse, credo assai probabile che buona parte degli scontenti non abbia neppure compreso cosa è stato approvato. Mentre la consigliera Caldato aveva chiaramente espresso le sue considerazioni e ha agito in coerenza con esse.

Perciò di tutte le decisioni "politiche" assunte dalla consigliera del PD in questi tempi si è scelta, sembra, come goccia per fare traboccare il vaso, l'unica non politica!

Segno che forse la politica ha perso di vista il proprio ruolo e lo confonde sempre più con una sorta di investitura "assoluta": indiscussa e indiscutibile...

mercoledì 6 gennaio 2016

I panevin e i nostri polmoni

Figura 1
Tutto come previsto e prevedibile.

L'accensione dei panevin di ieri sera ha peggiorato sensibilmente l'aria che respiriamo come si vede benissimo dal grafico qui accanto (figura 1).

I nostri Amministratori dovrebbero prendere decisioni serie, scientificamente fondate ed efficaci a tutela della nostra salute invece di limitarsi a qualche bella parola scritta su facebook o rilasciata ai giornalisti.

Invece dobbiamo accontentarci delle iniziative di propaganda come la domenica ecologica.

Le favorevoli condizioni meteo che agevolano la dispersione degli inquinanti ci hanno permesso di respirare un po' meglio dopo lo smog record di dicembre, anche se solo quando c'è adeguata ventilazione i livelli tornano sotto le soglie.

Figura 2
Nonostante il permanere di questa situazione meteo, già prevista da Arpav (figura 2), l'accensione dei panevin, come notoha comunque determinato il superamento del valore giornaliero di qualità dell'aria per il PM10 (figura 3) per diverse ore.

Per i nostri polmoni poco cambia che gli innumerevoli superamenti precedenti siano riferiti al 2015. Infatti abbiamo chiuso l'anno scorso con 85 superamenti del limite (figura 4), ben oltre il doppio di ciò che prescrive la legge, ovvero 35 superamenti in un anno.
Figura 3

Figura 4
L'effetto di questi superamenti è, o dovrebbe essere, conosciuto: "Il pericolo per la salute non scatta solo a seguito del superamento del valore limite, ma ripetuti superamenti del valore limite giornaliero e uno stato della qualità compromesso per la presenza di diversi inquinanti può aggravare il rischio, sopratutto per la salute di bambini, anziani e di chi è già soggetto a patologie respiratorie e cardiovascolari".

Senza considerare che i panevin, come tutte le combustioni di "materiale organico" quale legna, carbone, ecc., generano anche altri inquinanti nocivi: gli idrocarburi policiclici aromatici tra cui rientrano sostanze cancerogene come il benzo[a]pirene.

Tutto questo dovrebbe farci riflettere quando siamo chiamati a eleggere i nostri rappresentanti perché spesso, per non scrivere sempre, chi ci amministra è interessato più alla riconferma che ad altro.