lunedì 3 novembre 2014

Gestione dei #rifiuti a #Treviso: chi comanda?

Chi comanda chi e che cosa a Treviso?
Ho già fatto qualche precisazione su dati della gestione dei rifiuti in un altro post.

Oggi vi racconto quanto ho denunciato in Consiglio comunale mercoledì 29 ottobre.

Si tratta di una vicenda che ritengo molto grave.

Un cittadino di Treviso ha richiesto a Contarina, fin dal primo tentativo di consegna, la possibilità di utilizzare i bidoni più piccoli, da 30 litri, invece di quelli standard da 120 litri, per la raccolta differenziata. Vive solo e in un appartamento molto piccolo, senza cantina e garage e produce quantità minime di rifiuti essendo molto spesso fuori casa.

Gli è stato risposto di no. I bidoni piccoli gli sono stati negati.

Dopo le prime risposte negative (visto che fatto più di un tentativo con Contarina) questo cittadino si è rivolto al Comune di Treviso.
Ebbene un Dirigente del Comune ha valutato la sua situazione e chiesto al Consorzio di Comuni Priula, di cui Treviso fa parte, e a Contarina Spa, che per conto del consorzio gestisce il sistema di raccolta dei rifiuti, di accogliere la richiesta di bidoni piccoli:


Nonostante ciò Contarina, rispondendo al cittadino in questione e non al dirigente comunale che ha fatto formale richiesta scritta, ha nuovamente rifiutato di consegnare i bidoni più piccoli:



La gravità della situazione sta nel fatto che Contarina gestisce la raccolta dei rifiuti per conto del Comune, e dunque dei Trevigiani. Tra l'altro è una società di un consorzio di comuni (Priula) tra cui quello di Treviso a cui il servizio è stato affidato senza alcuna gara pubblica.
Quindi è assurdo che Contarina ignori un'indicazione così esplicita da parte di un Dirigente del Comune a cui "indirettamente" appartiene.

E non voglio nemmeno ipotizzare che questa vicenda possa fare sorgere dubbi sulla legittimità della gestione perché getterebbe ombre sulla sussistenza del cosiddetto "controllo analogo" da parte del Comune di Treviso su Contarina Spa.

Ricordo che un Ente locale può affidare, senza alcuna gara, un servizio così importante solo mediante il cosiddetto in house providing cioè, per semplificare, solo a una società che agisce come fosse l'Ente locale direttamente a gestire il servizio.

La questione è certamente complessa.

Ma se un Dirigente di un comune non ha titolo a dare indicazione su come gestire il servizio sul territorio di quel comune, chi ha il controllo? Sicuramente non lo hanno i cittadini...
Siamo messi proprio bene!

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