venerdì 31 ottobre 2014

TRA filosofia: “la società giusta”

di Mirco Venzo

Venerdì 24 Ottobre si è svolto il sesto incontro di Filosofia al TRA - Treviso Ricerca Arte. 
"La società giusta" è stato il tema presentato da Leonardo Ebner di fronte a circa 25 presenti molto interessati all’annoso problema che non a caso è stato presentato con un punto interrogativo nella “slide” proiettata.

Ebner destreggerà tra differenti concetti sempre proponendo le dicotomie su cui i maggiori pensatori si sono scontrati, cercando quindi di addentrarsi nel tema senza imporre il proprio timbro nell’argomento, ma illustrando diversi punti di vista.

“Che cos’è la società?”

Un insieme di gruppi di diversa natura (tra cui le famiglie) che a loro volta confluiscono in un gruppo che le accomuna tutte, lo stato (visione “Dialettica” che fa riferimento principalmente ad Hegel), o un insieme d’individui liberi che in quanto tali potrebbero essere anche in contrasto tra di loro? (Homo Homini Lupus)
In quest’ultimo caso (è questa la visione “contrattualistica”) stabiliscono più o meno liberamente di firmare un contratto per limitare la loro libertà nell’interesse di tutti.
Rappresentati di riferimento di questa impostazione sono Hobbes, l’autore della frase sopra citata, Locke e Rousseau.
Scelta la visione di società, ci dobbiamo porre il problema se i membri che vi appartengono devono sacrificare principalmente la loro libertà a discapito dell’uguaglianza o il contrario.
Per rendere uguali gli individui bisogna togliere a taluni per rendere ad altri, limitando la libertà dei primi e l’evolversi naturale delle cose che vede sempre alcuni spontaneamente elevarsi su altri.
Per contro lasciare troppa libertà può indurre a forme di conflitto che alla fine non fanno beneficiare nessuno dei presenti.

In che punto trovare l’equilibrio tra le due posizioni contrastanti?
Su questa dicotomia i pensatori cui fare riferimento sono J. Rawls, R. Nozick e l’ultra liberista M. Rothbard.
L’ultima serie di dicotomie che si possono mixare tra loro in differenti cocktail sono
Destra e Sinistra / Progressisti e Conservatori / Democrazia e Rivoluzione.
Se tempo fa pareva che ad esempio la Sinistra fosse Progressista e la Destra fosse Conservatrice, ora la cosa non è scontata, così come l’idea di rivoluzione non è solo più ad appannaggio della sinistra ma può essere sdoganata e diventare obiettivo di forze di destra.
Dal pubblico c’è stato chi ha posto la domanda che cosa caratterizza la Destra e cosa la Sinistra.
Ebner ha precisato che in Italia oggi per quanto riguarda le scelte economiche non c’è nessuna differenza, e per tanto le differenze vanno ricercate nei temi sociali legati all’attualità.
Dopo aver inquadrato come sopra descritto il tema, Ebner ha chiesto al pubblico di esprimere il proprio punto di vista per individuare quale sia la società giusta.
Numerosi gli interventi manifestati con rispetto gli uni per le posizioni degli altri, cosa che mi ha sorpreso positivamente. Non è facile veder trattare tali questioni in modo urbano tra persone aventi visioni distinte.
Uno dei temi su cui il pubblico si è focalizzato è quello della rappresentanza diretta e indiretta.
La sintesi accettata da tutti (non essendoci stata nessuna obiezione contraria) vede la rappresentanza diretta quanto meno prematura: non tutti hanno la competenza o la voglia per raccogliere le informazioni sufficienti per prender decisioni su differenti aspetti economico/legislativi.
La platea si è poi posta il problema dei valori, su quali convergere?
Personalmente ho ritenuto molto interessante la posizione di un giovane che ha sottolineato come a suo tempo i costituenti indicassero nei primi 12 articoli dei punti fondamentali.
Recentemente quasi tutti questi punti, seppur “fondamentali” sono stati di fatto disattesi dai nostri rappresentanti politici senza che nessuno degli elettori abbia dato sostanziali segni di disapprovazione.
Evidenza questa di come oggi non siano più espressione di valori condivisi.
Tale osservazione mi ha recato dolore e dispiacere, ma non son riuscito a trovare argomenti per impugnarla!





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