Perché vogliamo che l’Italia cambi
verso. Ma davvero.
Vogliamo un Paese moderno. E cioè un Paese che guardi avanti. Un Paese che sappia distinguere tra cemento e futuro. E scelga il futuro.
Vogliamo un Paese moderno. E cioè un Paese che guardi avanti. Un Paese che sappia distinguere tra cemento e futuro. E scelga il futuro.
Vogliamo un Paese in cui chiamiamo
sviluppo ciò che coincide con il bene di tutti, e non con
l’interesse di pochi. Un Paese in cui lo sviluppo sia ciò che
innalza -e non ciò che distrugge- la qualità della nostra vita.
Un Paese che cresca, e non un Paese che divori se stesso.
Un Paese che cresca, e non un Paese che divori se stesso.
Un Paese
capace di attuare il progetto della sua Costituzione. Una
Costituzione che da troppo tempo “è ancora un programma, un
ideale, una speranza, un impegno di lavoro da compiere”, una
Costituzione in cui “è scritta a chiare lettere la condanna
dell’ordinamento sociale in cui viviamo” (Piero Calamandrei).
Il
decreto Sblocca-Italia è, invece, un doppio salto mortale all'indietro. Un terribile ritorno a un passato che speravamo di
aver lasciato per sempre. Un passato in cui “sviluppo” era uguale
a “cemento”. In cui per “fare” era necessario violare la
legge, o aggirarla. In cui i diritti fondamentali delle persone (come
la salute) erano considerati ostacoli superabili, e non obiettivi da
raggiungere.
Giuseppe Dossetti avrebbe voluto che nella Costituzione ci fosse questo articolo: “La resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione è diritto e dovere di ogni cittadino”.
La prima, e più importante, resistenza allo Sblocca Italia passa attraverso la conoscenza, l’informazione, la possibilità di farsi un’opinione e di farla valere. Discutendone nelle piazze e nei teatri, nelle televisioni e alla radio. Richiamando al progetto della Costituzione i nostri rappresentanti in Parlamento. E, se necessario, anche ricorrendo al referendum: se -alla fine e nonostante tutto- questo sciagurato decreto Rottama Italia diventerà legge dello Stato.
Perché non siamo contro lo Sblocca Italia. Siamo per l’Italia.
Tratto da Altreconomia da dove è possibile scaricare il pdf.
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