giovedì 17 ottobre 2013

PAT: torniamo sull'argomento

PAT torniamo sull'argomento...

Come saprete in data 8 ottobre scadeva il termine per presentare le osservazioni al PAT...
Una interessante, e vasta, raccolta di quanto presentato si trova sul blog di Italia Nostra.
Per quanto riguarda me rinvio ad un altro post la questione.

Eravamo però rimasti a quale potesse essere il ruolo del consigliere comunale e alle mie richieste formulate all'Amministrazione. Con puntualità gli Uffici del Comune mi hanno risposto entro il termine dell'8 ottobre che si diceva.
Sotto riporto i punti delle mie domande, precedute da una D, con quello che sono i contenuti della risposta, preceduti da una R - almeno per come li ho compresi io ;-) .

A proposito, mi scuso per il ritardo di questo post.


1.
D.: l'inaccoglibilità delle osservazioni presentate da consiglieri comunali è limitata ai consiglieri in carica nel consiglio che ha deliberato l'adozione del PAT?
R.: la normativa regionale, come conferma la giurisprudenza e altre sentenze del Consiglio di Stato, diverse da quelle [ndr. da me] citate, attribuisce a qualsiasi cittadino e quindi anche a qualsiasi consigliere, ex o in carica, la possibilità di presentare osservazioni.

2.
D.: relativamente alla procedura individuata dall'accordo di copianificazione con la Provincia, nell'attuale fase: al consiglio comunale è attribuito l'esclusivo compito di individuare un proprio rappresentante in sede di conferenza di servizi istruttoria prevista dall'articolo 9, lettera p), dell'allegato C alla DGC n. 190/2012 contenente lo schema di accordo di copianificazione?
R.: dall'accordo non è attribuito alcun "esclusivo compito" al Consiglio comunale.

3.
D.: il consiglio comunale designa un proprio rappresentante anche in sede di conferenza di servizi finale di cui all'articolo 9, lettera r), del suddetto allegato C per l'approvazione del PAT, presieduta dal Sindaco o suo delegato?
R.: l'accordo di copianificazione non prevede che il Consiglio comunale abbia un proprio rappresentante in sede di Conferenza di servizi.

4.
D.: se al consiglio comunale come organo collegiale non è riservata alcuna competenza in merito alla valutazione delle osservazioni sul PAT adottato, quale forma di incarico o delega viene attribuito al proprio rappresentante in sede di conferenza di servizi? E quale contenuto avrà il parere espresso da tale rappresentante?
R.: oltre a quanto già detto sopra, si aggiunge che la legge prevede che l'Ente sia rappresentato da un singolo delegato ad esprimere la posizione dell'Amministrazione.

5.
D.: dato che l'accordo di copianificazione, e il relativo schema, non mi risultano essere stati oggetto di deliberazione da parte del consiglio comunale, come va giudicata la legittimità degli stessi che non prevedono alcuna competenza esplicita del consiglio in sede di valutazione delle osservazioni, fase che si configura come precipua dell'attività riservata esplicitamente al consiglio comunale sia dalla L. 1150/1942 sia dalla L.R. 11/2004, all'art. 14, comma 3, ma che non viene però chiaramente individuata nell'art. 15, comma 6, che si limita a nominare "il rappresentante autorizzato dall'organo competente"?
R.: il Comune di Treviso applica la legge regionale senza entrare nel merito della sua maggiore o minore legittimità.

6.
D.: poiché l'accordo di copianificazione all'articolo 12 prevede la possibilità di una totale (o parziale) ripubblicazione del PAT qualora ricorrano precise condizioni, si deve intendere che tale ripubblicazione consista, in realtà, in una riadozione e, pertanto, che sia prevista un'ulteriore deliberazione specifica da parte del consiglio comunale? In tale caso l'impossibilità di presentare osservazioni procedibili al PAT attualmente adottato, va estesa anche ai consiglieri comunali ora in carica, benché non presenti in consiglio nel precedente mandato?
R.: la Conferenza di servizi è l'organismo (o meglio la sede) dove si valutano le osservazioni al PAT e si decide se il Piano vada ripubblicato.

7.
D.: nel caso in cui con il termine di ripubblicazione,  di totale, o parziale, vada intesa in realtà una fase di riadozione, è applicabile un percorso che veda coinvolte le competenti commissioni consiliari, preliminarmente al voto del consiglio comunale?
R.: in generale ogni provvedimento del Consiglio comunale deve essere preceduto dal parere della commissione consiliare competente.

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In estrema sintesi si può concludere che il Consiglio comunale e, dunque, i consiglieri comunali non hanno alcuna voce in capitolo da qui in poi, se non quella di presentare osservazioni (o meglio, di avere presentato osservazioni entro il giorno 8 ottobre scorso). Con buona pace dei tentativi o delle dichiarazioni di volontà di coinvolgere il Consiglio da parte di questo o quell'esponente di Maggioranza addirittura in commissione consiliare (leggi qui e qui).
Resta comunque la facoltà del Sindaco di decidere in sede di Conferenza, o anche prima, in base alla portata delle osservazioni (altrui o proprie) accolte, oppure in base alle valutazioni fatte (forse la Commissione di esperti nominata dalla Giunta potrebbe servire anche a questo), che il PAT per come è stato costruito necessita di una profonda revisione e riscrittura.

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Da ultimo, vi rimando a un successivo post la descrizione delle due osservazioni che vorrei segnalarvi con particolare attenzione.

Alessandro

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