domenica 16 febbraio 2014

Concessioni edilizie "disinvolte" e piano di rischio aeroportuale

Fonte: Tribuna di Treviso online
Domenica 9 febbraio abbiamo letto l'ennesimo articolo sul Piano di rischio aeroportuale e annesse polemiche. Come saprete, si sono svolte tre sedute della Commissione consiliare Territorio su questo tema, l'ultima lunedì 3 febbraio, sedute secretate anche se buona parte delle questioni è stata ripresa dai giornali

Con questo post intendo, però, portare alla vostra attenzione un aspetto particolare... 


Come abbiamo letto sulla stampa, la Procura ha archiviato la segnalazione della consigliera Caldato in merito alle lottizzazioni concesse in zona di tutela A dell'adottando piano di rischio: si tratta di quelle aree dove non è (sarà) consentita nuova edificazione residenzialeLa Procura ha dichiarato, da quel che riporta la stampa, che non sussistono elementi per sanzionare chi ha concesso di realizzare gli interventi già previsti dal vecchio piano regolatore, che risale a prima della regolamentazione di ENAC su come scrivere un piano di rischio. La stessa tesi è sostenuta dagli Uffici del Comune nella risposta fornita a ENAC che aveva già chiesto chiarimenti in merito, come viene riportato dai quotidiani di domenica. Il fatto curioso è che, se ricordate, i lavori di una di queste lottizzazioni, denominata Sile 1, sono stati sospesi con un provvedimento dell'attuale Giunta


Ora c'è da porsi alcune domande.

  1. I lavori sono stati sospesi, come riporta la stampa, perché compresi all'interno della zona di tutela A del Piano di rischio mandato a ENAC e non ancora 'approvato'?
  2. L'attuale Giunta condivide la tesi sostenuta dagli Uffici comunali e dalla Procura che, in assenza di un piano di rischio formalmente approvato, sono legittime le iniziative immobiliari già previste (cosiddette 'convenzionate'), come sembra intuirsi da alcune dichiarazioni riportate sulla stampa il 9 febbraio?
  3. Se la risposta alle due domande poste sopra fosse affermativa: chi si prende la responsabilità di avere fatto sospendere lavori 'legittimi'?
  4. Si è voluto dare un "segnale politico" senza preoccuparsi delle conseguenze in termini di ricorsi ed eventuali richieste di danno da parte dei privati?
  5. Nel caso di giudizio favorevole all'impresa di costruzione nella causa contro il Comune, chi pagherà le spese? I cittadini di Treviso? Un'altra volta andrebbero di mezzo i cittadini di fronte a incongruenti azioni dell'Amministrazione?
Se il Piano di rischio va bene così com'è stato predisposto dalla Giunta precedente, è necessario che l'attuale Amministrazione faccia di tutto per accelerare l'espressione del parere ENAC e la successiva approvazione in Consiglio, come sembrava volesse già il 24 gennaio, altrimenti si replicheranno le titubanze, le attese e i rinvii che hanno impedito a Treviso di avere un piano di rischio a differenza di Quinto di Treviso che, per lo stesso aeroporto, ha il proprio piano dal 2011.
Le idee della maggioranza consiliare che guida il Comune di Treviso, tuttavia, pare non siano così chiare se si sono modificate, e non poco, nell'arco di pochi giorni: dal 24 gennaio passando per il 28 gennaio fino al 5 febbraio per "tornare" alla già citata domenica 9 febbraio così simile al precedente 24 gennaio.



Postilla: personalmente credo che il piano di rischio del Comune di Treviso possa essere un'ottima occasione per limitare al minimo la futura edificabilità e possibilità di creare strutture di attrazione di persone nelle zone di maggiore tutela del piano di rischio. Come ho sostenuto per quanto riguarda il PAT, infatti, non abbiamo alcun bisogno di nuova cubatura (né residenziale, né commerciale, né industriale) perciò non 'costa' nulla in termini di sviluppo minimizzare il numero di persone 'esposte' al rischio di subire le conseguenze dirette di un incidente legato all'aeroporto.

L'augurio è che chi alla fine decide (Giunta e maggioranza consiliare) mettano in pratica quello che affermavano e talvolta affermano ancora in tema di piano di rischio e PAT.

Nessun commento:

Posta un commento