mercoledì 6 gennaio 2016

I panevin e i nostri polmoni

Figura 1
Tutto come previsto e prevedibile.

L'accensione dei panevin di ieri sera ha peggiorato sensibilmente l'aria che respiriamo come si vede benissimo dal grafico qui accanto (figura 1).

I nostri Amministratori dovrebbero prendere decisioni serie, scientificamente fondate ed efficaci a tutela della nostra salute invece di limitarsi a qualche bella parola scritta su facebook o rilasciata ai giornalisti.

Invece dobbiamo accontentarci delle iniziative di propaganda come la domenica ecologica.

Le favorevoli condizioni meteo che agevolano la dispersione degli inquinanti ci hanno permesso di respirare un po' meglio dopo lo smog record di dicembre, anche se solo quando c'è adeguata ventilazione i livelli tornano sotto le soglie.

Figura 2
Nonostante il permanere di questa situazione meteo, già prevista da Arpav (figura 2), l'accensione dei panevin, come notoha comunque determinato il superamento del valore giornaliero di qualità dell'aria per il PM10 (figura 3) per diverse ore.

Per i nostri polmoni poco cambia che gli innumerevoli superamenti precedenti siano riferiti al 2015. Infatti abbiamo chiuso l'anno scorso con 85 superamenti del limite (figura 4), ben oltre il doppio di ciò che prescrive la legge, ovvero 35 superamenti in un anno.
Figura 3

Figura 4
L'effetto di questi superamenti è, o dovrebbe essere, conosciuto: "Il pericolo per la salute non scatta solo a seguito del superamento del valore limite, ma ripetuti superamenti del valore limite giornaliero e uno stato della qualità compromesso per la presenza di diversi inquinanti può aggravare il rischio, sopratutto per la salute di bambini, anziani e di chi è già soggetto a patologie respiratorie e cardiovascolari".

Senza considerare che i panevin, come tutte le combustioni di "materiale organico" quale legna, carbone, ecc., generano anche altri inquinanti nocivi: gli idrocarburi policiclici aromatici tra cui rientrano sostanze cancerogene come il benzo[a]pirene.

Tutto questo dovrebbe farci riflettere quando siamo chiamati a eleggere i nostri rappresentanti perché spesso, per non scrivere sempre, chi ci amministra è interessato più alla riconferma che ad altro.

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