martedì 21 luglio 2015

Ampliamento dell'aeroporto Canova di #Treviso: è solo un rinvio

Il Gazzettino, 15-7-2015
A differenza di quanto accade a Sesto Fiorentino, terra del PD, a Treviso, dopo un susseguirsi di articoli dei quotidiani sulla rinuncia dell'ENAC al Masterplan che prevedeva il raddoppio dei voli sull'aeroporto Canova, leggiamo queste dichiarazioni che chiariscono tutto.

Si conferma in toto quanto avevamo evidenziato.

Il Comune ha affidato un incarico, pagandolo, per fare ciò che, in teoria, dovrebbe fare SAVE, per tramite di Enac: cioè proporre un piano di sviluppo che, per avere un giudizio di VIA favorevole deve, per legge, essere compatibile con l'ambiente.

Certo, volendo essere più coraggiosi e rigorosi, bisognerebbe prendere in seria considerazione quanto affermato dai medici per l'ambiente relatori alla serata del 7 maggio scorso e, quindi, in base al principio di precauzione e prevenzione, a fronte degli studi citati in quella occasione, ritenere che sia già stato definito il massimo di voli accettabili per lo scalo, quello che ogni anno, regolarmente, viene superato.

In realtà si conferma quanto emergeva già l'anno scorso, dopo l'ennesimo parere negativo al progetto di ampliamento da parte della Commissione VIA nazionale.

Forse il Comune di Treviso agisce come azionista di SAVE, ma allora diventa poco comprensibile la decisione di vendere le quote di AerTre, la società che gestisce l'aeroporto e il cui principale azionista è proprio SAVE.

Il dubbio (sospetto?) è che sia più semplice non rispondere delle proprie responsabilità, come ente che decide il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società AerTre, e limitarsi a fare da ancella al privato SAVE e ai suoi progetti.

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