sabato 21 marzo 2015

Museo di Santa Caterina a #Treviso: il cantiere senza termine

lavori di importo ignoto e termine incerto (21-03-2015)
Dopo una serie di domande forse sarebbe il tempo delle risposte.

Ma, purtroppo, queste latitano.

Qui accanto il cartello del cantiere dei lavori al Museo di Santa Caterina, già immortalato dal Comitato Santa Caterina Bene Comune.
Il mio commento:
importo ignoto, termine incerto.

Perciò, forse, con queste incertezze sui tempi, prevedibili, non ha avuto tutti i torti Goldin a rinunciare per quest'anno...

Per i costi il dubbio sarà, forse, che la spesa di 1 milione e 200 mila euro lieviterà come di prassi italica, sarà che, per certo, sono già usciti dalle casse comunali quasi 1.500 euro, non preventivati, per il restauratore che segua lo spostamento delle opere. 
Figura che, strano ma vero, non è un'invenzione del solito comitato frantuma mar... ma una prescrizione di legge (art. 29 del D.Lgs. n. 42/2004, il cosiddetto Codice dei Beni culturali) che è stata semplicemente "ricordata" al Comune di Treviso, su questa vicenda un po' troppo distratto, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso con uno dei famosi pareri che qualcuno si era dimenticato di acquisire prima di dare il via al progetto con la decisione della Giunta (Sindaco e Assessori) del 19/12/2014. 

Dimenticanza talmente bruciante che adesso viene negato ai consiglieri di avere i documenti della fantomatica variante, quella migliorativa, perché non è ancora ufficiale, non è stata ancora approvata perché... mancano i pareri delle soprintendenze!

A proposito, nel suddetto parere del 02/03/2015, la Soprintendenza sollecita il Comune di Treviso a predisporre il progetto museologico per Santa Caterina e non solo. 

Non si può, quindi, che condividere l'affermazione del Sindaco secondo cui è una bella notizia che Fondazione Cassamarca, nelle strutture già adatte di Ca' dei Carraresi, organizzi una grande mostra a Treviso, come qualcuno aveva già ipotizzato a gennaio scorso.
Tutto questo can can, con relativa spesa dei nostri denari da parte del Comune, non mirava ad altro che alla grande mostra.

Per fortuna ora abbiamo una grande mostra e, come sa chiunque sia mai stato a Venezia (città in cui sono presenti contemporaneamente numerose mostre di grande rilevanza) e come sa perfettamente il grande organizzatore Goldin, più mostre ci sono in una città e meglio è! Unico viaggio, occasione multipla!

Non a caso sarebbe intelligente, e doveroso da parte del Comune, promuovere e puntare senza incertezze e titubanze sulla riapertura del Museo Bailo.
Lo abbiamo già detto ma più di qualcuno sembra restare sordobasterebbe poco per organizzare la vera grande mostra con soldi pubblici e senza gettare dalla finestra milioni di euro in lavori in una sede destinata e vocata ad altro!

Da ieri sappiamo che ci sarà anche il volano della grande mostra "privata", che a Ca' dei Carraresi non costerà un euro di lavori al Comune e, quindi, a noi contribuenti.

A questo punto, poi, a maggior ragione è necessario che il Comune accolga la disponibilità del Laboratorio Santa Caterina Bene Comune a collaborare a ripensare i lavori a Santa Caterina così da valorizzare la vocazione del Museo, il lavoro svolto da chi ci lavora da anni e il patrimonio artistico e culturale che lì è conservato e, in parte, è ancora da esporre.

Nessun commento:

Posta un commento